Cosa sono i tarli del legno?
Il termine "tarlo" non identifica un singolo insetto, ma diverse specie di coleotteri le cui larve si nutrono di legno. Il ciclo vitale è il vero problema:
- Uova: L'adulto depone le uova nelle fessure del legno shashel.
- Larve (il "tarlo" vero e proprio): È questa la fase distruttiva. Le larve nascono e iniziano a scavare gallerie all'interno del legno per nutrirsi di cellulosa, per mesi o addirittura anni, rimanendo completamente invisibili all'esterno.
- Adulto: Una volta matura, la larva si avvicina alla superficie e si impupa. Successivamente, l'insetto adulto fuoriesce creando il caratteristico foro di sfarfallamento. Il suo unico scopo è accoppiarsi e deporre nuove uova, per poi morire in breve tempo.
Le specie più comuni che attaccano i mobili sono l'Anobium Punctatum (tarlo comune dei mobili) e il Lyctus Brunneus (tarlo del parquet).
Perché i mobili antichi sono a rischio
I mobili antichi sono il bersaglio preferito dei tarli per diverse ragioni:
- Legno Stagionato e Non Trattato: Molti mobili antichi, soprattutto quelli di un certo pregio, sono realizzati in legno massello stagionato naturalmente, ricco di sostanze nutritive per le larve. Inoltre, spesso sono sprovvisti dei potenti trattamenti chimici preventivi utilizzati nel legno moderno.
- Ambiente Ideale: Cantine, soffitte e garage, dove spesso vengono riposti i mobili, sono ambienti con un tasso di umidità favorevole allo sviluppo dei tarli. Un'umidità relativa superiore al 60% crea le condizioni perfette.
- Legni Dolci: I tarli prediligono i legni teneri come abete, pioppo o castagno, ma non disdegnano assolutamente quercia, noce o mogano, soprattutto se il legno è vecchio.
I segni di un'infestazione in atto
Riconoscere precocemente un'infestazione è cruciale. Ecco i segnali a cui prestare attenzione:
- Fori di Sfarfallamento: I piccoli fori tondi sulla superficie sono il segno più evidente. Attenzione: la presenza di fori indica che degli adulti sono usciti, ma non garantisce che l'infestazione sia attiva.
- Rosume (Polvere di Legno): È la prova schiacciante di un'infestazione in atto. Se vicino ai fori o sotto il mobile trovate una fine polvere granulare (che al tatto sembra gessetto), significa che le larve stanno scavando in quel preciso momento.
- Debolezza Strutturale: Se una gamba, un'intelaiatura o un elemento strutturale cede inaspettatamente o sembra "svuotato", l'infestazione è già in uno stadio avanzato.
- Rumori Sottili: In un ambiente molto silenzioso, a volte è possibile udire il leggero rumore delle mandibole delle larve che rosicchiano il legno dall'interno.
Danni più comuni e conseguenze
- Fori visibili sulle superfici che deturpano la patina e la finitura originale del mobile.
- Indebolimento delle gambe e delle giunture, con rischio di rottura anche durante una normale movimentazione.
- Caduta di rosume dai cassetti e dalle cornici, segno di un'attività intensa nelle parti più nascoste.
- Svalutazione Economica e Storica: Un mobile tarlato perde gran parte del suo valore sul mercato. Il danno non è solo estetico, ma intacca l'autenticità e l'integrità del pezzo.
Come salvarli: metodi di disinfestazione
Esistono diverse tecniche, la cui scelta dipende dalla gravità dell'infestazione e dal valore del mobile.
- Trattamenti ad Iniezione: Ideali per infestazioni localizzate. Si iniettano prodotti antitarlo specifici direttamente nelle gallerie, garantendo l'eliminazione delle larve all'interno.
- Trattamenti ad Anossia (Sottovuoto o Atmosfera Modificata): Il mobile viene sigillato in un sacco speciale e privato di ossigeno. È un metodo ecologico e non invasivo, molto efficace.
- Trattamento a Microonde: Le onde elettromagnetiche riscaldano il legno e l'acqua al suo interno, uccidendo gli insetti a tutti gli stadi vitali. È rapido e non lascia residui chimici.
- Congelamento Professionale (Criodisinfestazione): Il mobile viene portato a temperature molto basse (-30°C) per un periodo prolungato, eliminando ogni forma di vita al suo interno.
- Fumigazione Gas: È un trattamento radicale e professionale, riservato a infestazioni gravissime e eseguito solo da personale specializzato, a causa della pericolosità dei gas utilizzati.
Importante: Evitare i "rimedi della nonna" come l'acqua e aceto o l'aglio, che sono inefficaci e possono danneggiare le finiture. Per un mobile di valore, è sempre consigliabile rivolgersi a un restauratore professionista.
Prevenzione: la migliore difesa
Prevenire è sempre meglio che curare. Ecco come proteggere i vostri mobili:
- Controllo Ambientale: Mantenere un'umidità relativa inferiore al 55-60% negli ambienti dove sono custoditi i mobili.
- Ispezione Regolare: Controllate periodicamente, soprattutto nelle parti nascoste, la presenza di fori nuovi o rosume.
- Pulizia Attenta: La cera per mobili (a base di carnauba o cera d'api) crea uno strato protettivo superficiale. Alcuni prodotti specifici hanno anche un leggero effetto repellente.
- Protezioni Passive: Le trappole a feromoni possono catturare i maschi adulti, interrompendo il ciclo riproduttivo e monitorando la presenza di tarli nell'ambiente.
Conclusione
I tarli del legno sono un avversario temibile, ma non invincibile. Agire subito è essenziale per preservare il valore storico, artistico ed economico di un mobile antico. Un intervento tempestivo e professionale non solo elimina l'infestazione, ma restituisce al mobile la sua dignità, permettendo alle generazioni future di continuare ad ammirarlo.